Non sono propenso a fare recensioni
complete! Ma devo ammettere che questo manga mi è piaciuto davvero
molto!
Sto parlando di *rullo di tamburi*
Sto parlando di *rullo di tamburi*
The world God only knows
Per prima cosa affrontiamo l'aspetto tecnico!
TWGOK (abbreviato) è una serie in 26 volumi pubblicati dal 2012, sceneggiata e disegnata dal mangaka Tamiki Wakaki. Per la trama mi affido al sito della casa editrice StarComics, che ha curato l'edizione italiana (non ho il dono della sintesi *sob*):
Keima Katsuragi è un diciassettenne come tanti, e a scuola viene considerato il classico otaku sapientone. Nel mondo virtuale, invece, il ragazzo è un maestro dei videogiochi di simulazione di appuntamenti amorosi, tanto da essersi guadagnato il soprannome di “Dio della Conquista”. La sua vita ordinaria, tuttavia, prende una svolta improvvisa quando, un bel giorno, il ragazzo riceve una mail in cui gli viene proposto di conquistare delle ragazze. Pensando si tratti di un nuovo videogioco, Keima accetta immediatamente, ma ben presto si rende conto di aver commesso un grave errore! Un giovane demone di sesso femminile, infatti, gli appare per informarlo che il patto stipulato prevede
che Keima faccia innamorare determinate ragazze... nella realtà!
In caso di rifiuto, la pena sarebbe la morte.
Okay! Perchè vale la pena leggerlo? Analizziamo le ragiorni per punti.
1) I personaggi. In questo caso la simpatia va tutta al protagonista (burbero, misantropo, alcune volte cinico e disilluso, ma anche un pò sensibile) la cui personalità ed il suo modo di porsi nella vita cambiano radicalmente dall'inizio alla fine della storia. Personalmente lo considero fra i migliori protagonisti di una serie harem. Lo stesso si può anche dire per i personaggi secondari; tutto il grande cast di TWGOK è ben caratterizzato. Certo, essendo un fumetto che fa leva sui gal-games i personaggi femminili rientranto in vari stereotipi, ma poi diventano più intriganti col procedere della trama.
2) Gestione della storia. Raramente ci sono serie così ben studiate. Per i primi 5/6 volumi abbiamo vari episodi autoconclusivi in cui Keima conquista la ragazza di turno (probabilmente altri autori avrebbero preferito continuare così), però dal 7 volume la situazione comincia lentamente a diventare più intricata con l'entrata in scena delle Divinità, per poi riconginugere tutti i tasselli e gran parte delle conquiste nella parte finale.
TWGOK (abbreviato) è una serie in 26 volumi pubblicati dal 2012, sceneggiata e disegnata dal mangaka Tamiki Wakaki. Per la trama mi affido al sito della casa editrice StarComics, che ha curato l'edizione italiana (non ho il dono della sintesi *sob*):
Keima Katsuragi è un diciassettenne come tanti, e a scuola viene considerato il classico otaku sapientone. Nel mondo virtuale, invece, il ragazzo è un maestro dei videogiochi di simulazione di appuntamenti amorosi, tanto da essersi guadagnato il soprannome di “Dio della Conquista”. La sua vita ordinaria, tuttavia, prende una svolta improvvisa quando, un bel giorno, il ragazzo riceve una mail in cui gli viene proposto di conquistare delle ragazze. Pensando si tratti di un nuovo videogioco, Keima accetta immediatamente, ma ben presto si rende conto di aver commesso un grave errore! Un giovane demone di sesso femminile, infatti, gli appare per informarlo che il patto stipulato prevede
Okay! Perchè vale la pena leggerlo? Analizziamo le ragiorni per punti.
1) I personaggi. In questo caso la simpatia va tutta al protagonista (burbero, misantropo, alcune volte cinico e disilluso, ma anche un pò sensibile) la cui personalità ed il suo modo di porsi nella vita cambiano radicalmente dall'inizio alla fine della storia. Personalmente lo considero fra i migliori protagonisti di una serie harem. Lo stesso si può anche dire per i personaggi secondari; tutto il grande cast di TWGOK è ben caratterizzato. Certo, essendo un fumetto che fa leva sui gal-games i personaggi femminili rientranto in vari stereotipi, ma poi diventano più intriganti col procedere della trama.
2) Gestione della storia. Raramente ci sono serie così ben studiate. Per i primi 5/6 volumi abbiamo vari episodi autoconclusivi in cui Keima conquista la ragazza di turno (probabilmente altri autori avrebbero preferito continuare così), però dal 7 volume la situazione comincia lentamente a diventare più intricata con l'entrata in scena delle Divinità, per poi riconginugere tutti i tasselli e gran parte delle conquiste nella parte finale.
4) Disegni. Qui qualcuno potrebbe storcere il naso perchè, soprattutto per i personaggi femminili, sono parecchio moe (ragazze carine con le guance perennemente arrossate), però c'è da dire che il tratto dell'autrore risulta pulito, con anatomie proporzionate e, in alcune scene, parecchio espressivo; aggiungo anche che i fondali sono ben curati e particolareggiati. Sulla regia delle tavole non accetto insinuazioni! Cè da elogiare l'autore, alcune sequenze (leggere parte finale del volumne 19) sono molto suggestive, con una narrazione dal ritmo giusto, mai troppo lenta o troppo veloce.
5) Humor\Drama. Altra cosa che ho molto apprezzato è l'atmosfera generale. Soprattutto nella prima parte abbiamo toni comici con parecchie gag basate su elementi della cultura occidentale (qualche esempio: citazioni dai Peanuts, dai Beatles, passando poi da Picasso, Raffaello, Bosch ed anche dal regista Méliès).
Ma oltre all'umorismo, l'autore non ci risparmia anche qualche momento dai toni drammatici e profondi (vince la palma la storia della vecchietta nei volumi 7 ed 8).
E qui mi fermo, potrei farne una relazione approfondita, ma temo che cadrei nella trappola dello spoiler. Perciò se amate i manga e volete leggere una storia dai toni dolci e con bei personaggi questa è una di quelle letture che dovreste fare almeno una volta.
Voto finale: 9 1\2
Alla prossima! Saludos!
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